Beste - Società Benefit

Azienda

Nascita ed Evoluzione

Tradizione e innovazione: sono gli elementi che segnano tutto il cammino della Beste, sin dalla sua origine nel 1992, da quando Giovanni Santi seppe trasformare il proprio bagaglio tecnico-creativo nel fondamento di un’esperienza imprenditoriale totalmente inedita, creando un nuovo modello di azienda tessile.

Beste adotta il Modello Organizzativo 231

Il Decreto Legislativo 231/2001 è una normativa italiana che disciplina la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni, anche prive di personalità giuridica, per reati commessi nell'interesse o a vantaggio di dette entità. Il Decreto Legislativo 231/2001 identifica nel Modello Organizzativo 231 e di Gestione uno strumento fondamentale per esonerare un'azienda dalla responsabilità amministrativa legata a reati. Beste, attraverso questo strumento, mira a prevenire comportamenti illeciti all'interno dell'organizzazione.

1992_La nascita

BESTE nasce nel 1992, grazie alla determinazione e alle intuizioni di Giovanni Santi, un giovane tecnico che dopo il diploma all’Istituto Buzzi si è formato come disegnatore in alcune tra le migliori aziende tessili di Prato. Sin dall’inizio, Beste decide di rivoluzionare la produzione cotoniera utilizzando le macchine che aveva a disposizione sul territorio, ovvero quella laniere, con un atteggiamento improntato alla qualità e alla ricerca di soluzioni sofisticate, con l’utilizzo di tecnologie e macchinari tradizionalmente riservati alle così dette fibre nobili, cashmere in testa.

1995_Ricerca & Qualità

Nel 1995 l’azienda si lascia alle spalle un modesto capannone e inaugura una nuova sede, dove installa anche un apparato interno di controllo finale del prodotto. Alla ricerca stilistica avanzata si aggiunge così un innovativo sistema di gestione della qualità. Nel 1997 Beste è infatti il primo tra i lanifici del distretto pratese a ottenere la certificazione UNI EN ISO 9001.

1995/2001_Il grande passo

Negli anni a cavallo del millennio la crescita continua a ritmi sostenuti e costanti. Si producono nuove collezioni, si affrontano nuove tipologie di prodotto (Bestech nel ‘95, Beware nel ‘98, Beste Jersey nel ‘99), mentre gradualmente l’azienda tessile si fa strada nella fascia più alta del mercato. La snella struttura iniziale si arricchisce di professionalità e i dipendenti arrivano a superare la soglia delle trenta unità. I tempi sono maturi per un ulteriore salto di qualità. Beste decide di prendere in mano direttamente i cicli di tintoria e di finissaggio.

2004_La nuova sede

Nel 2004, dopo un lungo lavoro di adeguamento e ampliamento – in una rifondazione pressoché completa di un vecchio complesso industriale l’azienda trasferisce a Cantagallo, a quindici minuti da Prato, la sua sede principale. Non solo i reparti produttivi, ma anche quelli commerciali e creativi. Il diretto controllo del processo industriale consente a Beste un altro passo decisivo sulla strada della qualità. Beste ottiene le certificazioni UNI EN ISO 14001 ed EMAS. Negli stessi anni, la proprietà viene aperta ai fratelli di Giovanni Santi: Luca, Marco, Matteo e Maria Grazia.

2005_Dal tessuto al capo finito

Nel 2005 arriva un altro, decisivo passaggio: Beste acquisisce il personale e il know-how di una storica azienda specializzata nello sportswear di fascia alta. Beste rileva dalla Karada di Empoli il marchio Corpo Nove nonché una ventina di dipendenti tra tecnici e creativi. Nasce una divisione che in appena tre anni raddoppia il proprio fatturato e che oggi costituisce uno dei cardini della strategia commerciale. Non più semplice azienda tessile, Beste è ormai una realtà capace di seguire in maniera organica tutto il ciclo produttivo e progettuale che sta alle spalle di qualsiasi prodotto di abbigliamento.

2006_L'internazionalizzazione

Nell’ottica di consolidare i rapporti con i principali mercati e offrire un servizio sempre migliore, inizia nel 2004 una strategia di riorganizzazione commerciale che mira a portare l’azienda più vicina alla clientela attraverso proprie strutture nel mondo. Il primo passo è l’apertura, nel 2004, della B.Japan Co. Ltd. (Beste Japan), con sede a Osaka.

2008_Il consolidamento

Conclusa la fase della verticalizzazione produttiva, l’azienda si mette alla ricerca di stabili sinergie industriali. Gli sforzi raggiungono una prima concretizzazione nella primavera del 2008, con l’acquisizione della Manifattura di Pontelambro, storica azienda lombarda specializzata nella camiceria di alta gamma. La possibilità di incrociare le rispettive strutture commerciali e produttive spalanca notevoli potenzialità di sviluppo e dilata il repertorio tipologico del gruppo. Alcuni mesi più tardi Beste acquisisce anche il controllo di PWP. All’inizio del 2009 il mondo Beste conosce un ulteriore allargamento. Nasce JIADA, qualcosa di più di una semplice linea di jersey, un’ulteriore articolazione del gruppo.

2010_Riorganizzazione produttiva

Conclusa una prima stagione di acquisizioni e diversificazione, Beste affronta i nuovi scenari del mercato con una profonda razionalizzazione delle proprie risorse creative e produttive. Sul primo fronte, procede a un graduale trasferimento di tutte le competenze alla sede di Cantagallo, affidando la regia delle molteplici collezioni allo storico designer Piergiovanni Donatucci.

2011_UpToBe

Dopo aver limitato per vari anni l’attività della divisione abbigliamento alla produzione conto terzi, Beste decide di riaffacciarsi direttamente sul mercato attraverso il progetto UpToBe costruito intorno alla figura di Graziano Gianelli, artefice di fenomeni come Geo Spirit, Kejo e Peuterey. L’iniziativa si concretizza in una partnership che affida a Beste la cura di tutti gli aspetti produttivi del neonato marchio, mentre Gianelli si occupa del coordinamento della parte produttiva, commerciale e distributiva. La collaborazione di Beste per il marchio UpToBe prosegue fino alla fine del 2013 e si conclude con la produzione della P/E 2014, in corrispondenza della quale termina anche la partnership societaria di Beste in INCIPIT Srl, proprietaria del marchio Up to Be.

2012_Joint venture

Beste non rinuncia alla propria vocazione industriale e decide di traslare il proprio know-how tintoriale e di finissaggio in un contesto a maggiore competitività. Questa svolta avviene attraverso l’accordo che nel novembre del 2012 viene siglato con la Huamao di Anqing, un colosso dell’entroterra cinese specializzato nella tessitura di fibre naturali. L’accordo assume i contorni legali di una joint venture e si concretizza nella realizzazione di un moderno stabilimento sul territorio cinese di oltre 40.000 metri quadri riservato alle produzioni asiatiche.

2013_Sezione Aurea

Beste rafforza i contenuti di ricerca e sceglie ancor più decisamente la strada della qualità, con prodotti fortemente legati al contesto italiano, dai caratteri esclusivi e per certi versi selettivi. Tale vocazione si concretizza nella linea di tessuti Sezione Aurea, che debutta all’inizio del 2013, fertile terreno di incontro con il mondo delle sfilate e dello stilismo più creativo, proposta di Made in Italy puro collocata nella fascia lusso del mercato.

2015_Potenziamento strategico del laboratorio capi

Il laboratorio interno di confezione viene ampliato sia con l’acquisizione di macchine speciali (termo-nastratrici, taglio laser, macchine per ultrasuoni, presse per saldatura) sia attraverso l’inserimento di personale specializzato. Tale investimento rappresenta una chiara svolta strategica: corrisponde alla volontà di acquisire una fisionomia più specialistica, un coinvolgimento più diretto nel ciclo produttivo, un tono qualitativo complessivamente più alto.

2016_L'impegno per uno sviluppo sostenibile

Si allarga il concetto di sostenibilità e di responsabilità sociale. Dopo anni di valutazioni e progressi sul fronte ecologico, Beste sottoscrive il progetto Detox di Greenpeace, assumendosi l’impegno di eliminare, entro il 2020, ogni tipo di sostanza nociva per l’uomo e per l’ambiente dai propri cicli produttivi e da tutta la vasta catena di fornitura.

2018_Tessuteka

Si rafforza il processo di integrazione tra la divisione aziendale che si occupa di tessuto e quella che si occupa di abbigliamento. L’azienda assume sempre più i connotati di un habitat ideale dove l’attività progettuale – sia interna che esterna – nasce, si sviluppa e raggiunge il mercato con prodotti studiati in ogni minimo dettaglio e un ciclo produttivo totalmente sotto controllo, dalla tessitura alla confezione. Da questo orientamento fortemente creativo e utile, nasce Tessuteka, uno spazio che riunisce quasi trent’anni di storia: oltre tredicimila tessuti diversi, sviluppati in ben ventiseimila varianti di colore e/o finissaggio, consultabili secondo varie chiavi di ricerca da designer, progettisti, ricercatori e studenti. È un altro pezzo fondamentale di quella piattaforma di dialogo e collaborazione che Beste si impegna a costruire con una clientela sempre più internazionale. 

2019_Bestone

Dopo vari anni di sperimentazione, Beste presenta al mercato – nel contesto della fiera Milano Unica – uno strumento che consolida definitivamente il proprio status di azienda al pieno servizio della creatività. Con il nome Bestone, esce un’applicazione che consente di catturare i colori – sia con un normale smartphone sia con uno specifico mini-scanner dalla fedeltà assoluta – e di trasferirli su una base tessile secondo un’ampia gamma di opzioni. È un assist lanciato alla vasta platea di creativi che, ovunque si trovino, possono campionare una tonalità e disporne all’istante una replica su tessuto, scegliendo il formato, la composizione e la struttura del supporto.

2019_MONOBI

Dopo anni di sperimentazioni e sviluppo, Beste entra nel mercato B2C col progetto MONOBI (dal giapponese “MONO”, cosa, e “BI”, bella), proponendo la sua prima collezione invernale: una proposta di capi studiati per la città ma con le funzionalità dei capi da montagna. Linee pulite ed eleganti, tessuti speciali, grande attenzione ai dettagli e alle lavorazioni. La particolarità del marchio MONOBI è la catena produttiva interna e completamente verticale, sviluppata in soli 20 KM e testimoniante della completa trasformazione del tessuto in un capo finito. 

2020_Carpini

Per Beste si apre una nuova stagione espansiva. Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 Beste acquisisce lo storico marchio Carpini, una delle collezioni laniere che hanno segnato la storia di Prato. Una voce in più nel coro polifonico di un gruppo che cresce cercando di compendiare la vastità dell’offerta con le competenze da specialista.

2021_BesteHUB

Nel settembre del 2021, dopo un restauro a tempo di record – meno di cinque mesi per trasformare un edificio fermo agli anni settanta in un centro dalle dotazioni avveniristiche – tutte le attività del gruppo che ruotano intorno allo sviluppo e alla produzione di abbigliamento, vengono concentrate in una nuova sede. Non si tratta di una mera operazione logistica, bensì, grazie a questo salto, si esprime il desiderio – anzi, la necessità - di conferire un’identità più precisa a un ambito che cresce a ritmo impetuoso, con esigenze e dinamiche del tutto peculiari. Nel nuovo edificio vengono non solo raccolti ma anche potenziati l’ufficio prodotto, la modelleria, la gestione della produzione e un ben più ampio e meglio dotato atelier.

2022_Sutura

Nel 2022 Beste diventa quota azionaria dello stabilimento produttivo di Sutura con l'intenzione di internalizzare completamente l'intero processo produttivo.

2022_Texco

Nel 2022 il gruppo Beste acquisisce il lanificio Texco, storica azienda italiana nota nel panorama tessile mondiale per tessuti in lana di alta qualità realizzati con le migliori fibre nobili come cashmere, alpaca, cammello e yak. L’acquisizione della principale produzione laniera sul territorio rappresenta la possibilità di ampliare il portafoglio prodotti alla categoria delle lane pregiate, concretizzando l’impegno in tema di innovazione ed eccellenza.

2022_Beredo

Sin dalla sua nascita Beste ha sempre dichiarato il suo impegno a favore dell’ambiente, autenticamente ed indipendentemente dalle certificazioni ottenute. A sancire l'autentico coinvolgimento per la realizzazione di un modello di business in grado di coniugare innovazione e sostenibilità, nel 2022 nasce il progetto Beredo (dall’unione di Beste e re-do, in inglese fare di nuovo e in latino di nuovo). Nella prospettiva di infinita circolarità del tessuto, Beredo mette in atto un vero e proprio processo di rigenerazione, che inizia con la raccolta degli scarti tessili e si conclude con la nuova immissione delle fibre all’interno del processo produttivo ottenendo così una vasta categoria realizzativa di prodotti di diverse categorie.

2023_Tessitura Serena

Tessitura Serena è un'azienda pratese con esperienza ventennale nel settore tessile. Nel 2023 il gruppo Beste ne acquisisce il controllo, continuando a perseguire l’obiettivo di realizzare una filiera verticale e controllata dell’intero ciclo produttivo. Con l’acquisizione delle competenze di tessitura Serena unite all’investimento in telai di ultima generazione, Beste è oggi in grado di assicurare i più alti standard qualitativi a partire dalla fase primaria del tessuto. Questa operazione marca nuovamente l’impegno di Beste nel rinnovamento della sua filiera e nella valorizzazione del territorio. 

2023_Arca

Il Lanificio Arca nasce nel 1950 sotto la visione di Cino Cini, un imprenditore Pratese che nel periodo post bellico creò delle soluzioni tessili di lana cardata atipiche per il tempo. Dopo più di 70 anni Marco Cini erede dell’eredità Lanificio Arca, mantiene forte l’identità del nonno mantenendo in funzione una tessitura fatta di 8 telai Jacquard e di uno showroom. Nel luglio 2023 Beste acquisisce Arca accessori e la relativa tessitura con la prospettiva di internalizzare un altro tassello della produzione tessile laniera. Questi telai infatti permettono di avere una versatilità realizzativa che va dal fazzoletto alla tipica pezza.