Le categorie di riciclo
Ogni tessuto riportato a materia prima può essere rigenerato in varie categorie di prodotti
(LANA, CASHMERE ETC.)
RIGENERAZIONE FIBRE ANIMALI E NOBILI
La rigenerazione del cashmere, così come di tutte le fibre di origine animale, è una pratica tipica del distretto laniero pratese. Sin dagli anni ’50 questa attività rappresenta il cuore della cultura tessile locale. Il sistema di reinserimento del cashmere e di tutte le fibre nobili provenienti dal mondo animale inizia con la raccolta ordinata per colore di stracci e scarti di produzione. Successivamente, la struttura del filo viene demolita e trasformata in fibra riutilizzabile per un nuovo ciclo di vita. Si tratta di un modello di produzione sostenibile che da sempre abbraccia i principi di economia circolare del settore moda.
RIGENERAZIONE COTONE
Per il cotone il processo inizia con la raccolta e la divisione degli sfridi selezionati per colore. Nella tradizione pratese del rigenerato questo processo viene svolto a mano dai “cenciaioli”. Beredo®, a supporto di questa eredità, sostiene un progetto di recupero e reinserimento di figure professionali provenienti da situazioni di sfruttamento lavorativo e umano. Successivamente, viene messa in atto un’azione di stracciatura particolare in modo da preservare la lunghezza della fibra.
LAl fine di incrementarne la resistenza, la materia stracciata viene miscelata con materiale vergine di cotone organico. Questo consente al filato di ottenere la certificazione GRS ed essere quindi adatto alla realizzazione di nuovi tessuti e jersey con pesi e strutture diversificati. Un processo rigenerativo sostenibile che consente un risparmio in termini di risorse: la realizzazione di una t-shirt in cotone rigenerato richiede soltanto 30 litri d’acqua contro i 2700 litri necessari per una t-shirt vergine.
Anche la categoria denim può essere completamente riciclata a partire da scarti di lavorazione e capi a fine vita che, selezionati per tonalità di indaco, possono generare incredibili coloriture di filati adatti a ricreare nuovo Jeans.
FIBRE POLVERIZZATE NATURALI
CARTA RICICLATA
Tradizionalmente la carta è ottenuta da stracci tessili cellulosici attraverso la sfilacciatura e la macerazione in acqua. Beredo®, grazie ai propri strumenti, riesce a produrre materia prima per il settore cartario proveniente non solo da cellulosa, ma anche da fibre animali e ritagli di pelle. Si ottengono fogli, cofanetti, scatole, shopper personalizzabili derivate fino al 50% da materiale di scarto.
FIBRE POLVERIZZATE NATURALI
VISCOSA RIGENERATA
I rifiuti tessili di composizione 100% cellulosica possono essere trasformati
in “polpa”. Il materiale proveniente dagli stracci tessili in viscosa è una fonte alternativa al legno per la ricreazione della materia prima vegetale. Viene riutilizzata all’interno dell’industria tessile per riprodurre viscosa, lyocell, acetato e tutti gli altri tipi di fibre cellulosiche artificiali.
FIBRE POLVERIZZATE SINTETICHE
NYLON RIGENERATO
I nostri scarti in fibra poliammidica vengono recuperati e rigenerati attraverso un complesso processo chimico-fisico, anziché essere smaltiti in discarica. Il prodotto è esattamente lo stesso della sua controparte a base di petrolio, ma è interamente ricavato da rifiuti, senza l’utilizzo di materie prime vergini.
In questo modo il nylon di scarto viene rigenerato in nuovo poliammide, utilizzato per produrre tessuti.
FIBRE POLVERIZZATE SINTETICHE
POLIESTERE RICICLATO
La nostra dipendenza dal petrolio può essere ridotta attraverso l’utilizzo di poliestere riciclato. Attraverso la polverizzazione delle fibre di poliestere è possibile riutilizzare gli scarti di produzione e gli indumenti a fine vita, per ottenere materie prime che possono essere impiegate in molteplici usi e nella produzione di materiali plastici di varia tipologia.
SETA RIGENERATA
La seta rigenerata può derivare sia dal fiocco che dal materiale ridotto in polvere. In entrambi i casi è possibile generare nuove tipologie di semilavorati: filati cardati oppure open end adatti alla rigenerazione di nuovi tessuti.
Il recupero è previsto, oltre che per i materiali tinti in filo o in pezza, anche per quelli stampati e personalizzati, perché il processo consente di rendere irriconoscibili le disegnature.
(“ROSSINO”)
MATERIALI MISTI
I rifiuti di fibre miste, altrimenti irrecuperabili, vengono trasformati
in pannelli termoacustici, utilizzati nell’industria automobilistica per l’isolamento interno e l’imbottitura dei sedili. Calore e pressione sono gli strumenti per creare questa tipologia di materiale che si presenta sotto forma di blocchi.
Grazie a questa pratica tutti i rifiuti che altrimenti verrebbero bruciati negli inceneritori possono ora essere riciclati e trovare nuova vita.